Prima di procedere con la tinteggiatura delle pareti di casa, un imbianchino Milano ha il compito di in maniera adeguata alle eventuali formazioni di muffa. Infatti, non è possibile coprire la pasta con una nuova mano di vernice ma bisogna agire sulle spore. Di seguito sono elencati alcuni consigli utili per prevenire questa formazione che brutta da vedere ma anche potenzialmente pericolosa per la salute.

  1. Riscaldare gli ambienti

La muffa è provocata da un eccesso di umidità che si sviluppa soprattutto in ambienti come la cucina e il bagno. Nel primo caso, la colpa può essere ricondotta all’uso di pentole e padelle che cuociono sui fornelli. Nel secondo, si tratta invece era delusa di acqua calda. In entrambi i casi, bisogna riscaldare gli ambienti per aiutare ad asciugare l’umidità in eccesso.

  1. Arieggiare e cambiare l’aria

Diverse persone hanno la cattiva abitudine di non aprire le finestre per fare un ricambio di aria, soprattutto nella stagione fredda perché hanno paura di abbassare eccessivamente la temperatura interna agli ambienti. Invece, è importantissimo arieggiare per far uscire l’umidità in eccesso che si sviluppa anche negli ambienti rivolti verso l’arte che non hanno una buona esposizione al sole.

  1. Eliminare le piante

L’Imbianchino Milano può dare dei consigli utili e preziosi per prevenire la formazione di muffa in futuro. Uno di questi è quello di spostare piante dagli ambienti Dove si sviluppa la muffa. Le piante creano umidità anche per colpa dei sottovasi carichi di acqua che andrebbero comunque sempre svuotati anche per prevenire il marciume dell’impianto radicale.

  1. Usare un deumidificatore

Prima di procedere con la stesura della nuova pittura, un imbianchino Milano tratta sempre sempre la muffa che si è formata in precedenza utilizzando prodotti specifici. Per prevenirne la formazione vale anche la pena utilizzare un deumidificatore. Si tratta di un piccolo domestico che proprio lo scopo di risucchiare l’aria e rimuovere l’umidità in eccesso. A fine giornata, è possibile controllare il lavoro fatto grazie all’osservatorio che si è riempito di acqua.

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