La gestione del dolore cronico richiede un approccio terapeutico strutturato, basato su protocolli farmacologici e non farmacologici, valutazioni periodiche e strumenti clinici specifici. Le terapie analgesiche svolgono un ruolo centrale per migliorare la qualità di vita dei pazienti, riducendo l’impatto funzionale e psicologico della patologia.

Cosa sono le terapie analgesiche

Le terapie analgesiche comprendono l’insieme degli interventi clinici finalizzati alla riduzione del dolore persistente attraverso strategie farmacologiche, infiltrative, fisiche o multimodali. Il loro obiettivo è modulare i meccanismi neurofisiologici alla base della cronicizzazione, intervenendo su nocicezione, sensibilizzazione centrale e componenti neuropatiche. La scelta terapeutica viene definita tramite valutazione iniziale, identificazione del tipo di dolore e analisi dei fattori concomitanti, come comorbilità, età e condizioni funzionali.

Le opzioni includono analgesici di primo livello, oppioidi, coadiuvanti come anticonvulsivanti o antidepressivi, fino a tecniche invasive come blocchi nervosi o infiltrazioni ecoguidate. Verso la fine di un percorso diagnostico ci si dovrebbe assicurare che le terapie siano somministrate in modo corretto e monitorate nel tempo. Per chi desidera che vengano effettuate a domicilio, è necessario rivolgersi agli specialisti. Facciamo un esempio? Per chi abita a Roma è attivo il servizio di infermiere a domicilio, come possiamo approfondire su www.infermiereadomicilio.roma.it.

Tipologie di dolore cronico

Il dolore cronico non è un’unica entità clinica, bensì un fenomeno complesso che può assumere diverse forme, ciascuna con specifici meccanismi fisiopatologici e necessità terapeutiche. La classificazione corretta è essenziale per individuare l’approccio analgesico più efficace.

Dolore nocicettivo

Il dolore nocicettivo deriva dall’attivazione dei recettori del dolore in seguito a un danno tissutale. È tipico di condizioni come artrosi, traumi, infiammazioni o patologie muscoloscheletriche. La terapia prevede generalmente analgesici tradizionali, antinfiammatori e strategie riabilitative mirate a ridurre il carico biomeccanico sulla zona interessata.

Dolore neuropatico

Il dolore neuropatico è dovuto a un danno o disfunzione del sistema nervoso centrale o periferico. Si manifesta con bruciore, scosse elettriche, parestesie e allodinia. Il trattamento richiede farmaci specifici oltre a tecniche invasive, quali blocchi selettivi e neuromodulazione.

Dolore misto

Molti pazienti presentano caratteristiche sia nocicettive che neuropatiche, con un quadro clinico complesso e resistente alle terapie standard. L’approccio è multimodale e può includere combinazioni di analgesici, fisioterapia, infiltrazioni e supporto psicologico per il controllo dei fattori psico-emotivi che amplificano la percezione del dolore.

 

Di Montre